Introdotta
dal Regolamento sull’Autonomia Scolastica del ‘99, la progettazione educativa,
da non confondere con la programmazione pur se con questa condivide scelte e
contenuti, indica la volontà di personalizzare gli apprendimenti sulla base
delle reali necessità dei soggetti coinvolti nei processi educativi. Parlare di
personalizzazione in educazione significa ritagliare quell’abito che, avverte
Édouard Claparéde, per essere modellato richiede cura dei dettagli, particolare
attenzione e decisa sensibilità per poter “vestire” la persona. Non è
sufficiente riferirsi a canoni precisi ed adoperare modelli standardizzati per
sfoderare un taglio sapiente, o perlomeno questo non vale in educazione.