Abstract
Lo spazio e il tempo, coordinate nonché parametri e “luoghi” di esistenza, sono stati per l’uomo sin dall’antichità un particolare oggetto di interesse. La natura, contrassegnata da un divenire dai tratti inarrestabili, ha dimostrato in maniera evidente il passaggio fra gli stadi, con un cambiamento che coinvolge non solo i paesaggi naturali, ma anche le realtà e le situazioni personali. Contesto naturale e umano, difatti, non possono sottrarsi allo scorrere del tempo, quel divenire che ne modifica forme e sembianze, in ragione di un mutamento universale che fa sì che le cose fredde si scaldino, l’umido possa seccarsi e lo stesso arido inumidirsi, per la trasformazione degli elementi contrari di cui si è fatto interprete Eraclito. Si tratta di un tempo che “segna” la vita anche senza lancette dell’orologio, per la sua misteriosa e indomabile possibilità di durata, in tutte le espressioni.